Secondo la visione zooantropologica ogni espressione del soggetto ha a che fare con la relazione: l’altro definisce un campo espressivo, l’altro favorisce certe esperienze, l’altro influenza attraverso effetti osmotici e mimetici.
Quando consideriamo una relazione tra l’essere umano e un altro animale non possiamo non tener conto dei parametri di relazione che si vengono a realizzare perché questi influenzano profondamente la quotidianità dell’animale.
Continuare a pensare all’animale come al di fuori della relazione non consente non solo di capire i perché di certi comportamenti, ma nemmeno di mettere a punto degli interventi utiliPertanto per l’approccio zooantropologico non è possibile modificare un profilo comportamentale senza modificare la rete di relazioni che circondano il soggetto.
Quando un cane o un gatto vive con noi si nutre anche e soprattutto di relazione e questa dieta può essere carente o sbilanciata per mille motivi, non ultimo il fatto che le persone spesso seguono aspettative inadeguate
Per l’approccio zooantropologico le relazioni individuano dei ruoli e delle attività tra i partecipanti, pertanto occorre agire non tanto e non solo sulla correttezza relazionale ma sulle dimensioni di relazione.